Pone in essere un comportamento deontologicamente rilevante ai sensi degli artt. 4, 9, 52 e 53 I comma del Codice Deontologico Forense (artt. 5 c. 1, 6 e 53 CDF previgente) l’avvocato che offende l’onore, il prestigio e la reputazione di un giudice in svariate memorie e ricorsi .
Nella specie il professionista, nell’ambito di un processo che lo vedeva imputato, aveva accusato in diverse memorie ed in un ricorso in Cassazione il Magistrato che lo stava processando sostenendo che egli spaventava i testi a li induceva a rendere testimonianza in danno dell’imputato anche a costo di giurare il falso, che l’attività del magistrato era al limite dell’abuso d’ufficio, che subisce le pressioni ambientali delle lobbies forensi, che era un magistrato ostile e prevenuto, e così via.
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