Decisione 2/2020
Costituisce violazione dell’obbligo di evitare espressioni offensive o sconvenienti negli scritti in giudizio e nell’esercizio dell’attività professionale nei confronti di colleghi, magistrati, controparti o terzi, l’attribuzione al magistrato di avere costruito un’accusa “inesistente e delirante per fini di carriera” nei confronti dello stesso avvocato, imputato di calunnia. Non integra la violazione dell’articolo 29, 4° comma …