Costituisce comportamento non consono ai doveri di dignità, probità, decoro e lealtà che devono caratterizzare l’esercizio della professione forense (art. 9 Codice Deontologico), doveri che devono peraltro essere osservati dall’avvocato in ogni momento e ciò a salvaguardia della reputazione e della immagine della professione forense, e in contrasto con i precetti di cui all’art. 19 Codice Deontologico che fa obbligo l’avvocato di mantenere nei confronti dei colleghi un comportamento ispirato a correttezza e lealtà, nonché con l’obbligo di evitare nell’esercizio dell’attività professionale espressioni offensive o sconvenienti nei confronti di colleghi (art. 52 Codice Deontologico), rivolgere ingiurie nei confronti di un Collega, all’interno degli Uffici Giudiziari, con tono di voce molto elevato, tanto che le stesse sono state percepite all’interno di sala del Consiglio dell’Ordine e un Magistrato è stato indotto a uscire dalla propria stanza per capire cosa stesse succedendo richiedendo ai presenti di moderare i toni.
Stampa
7/2015
Procedimento n° 7 / 2015